Spigolature Febbraio - Luglio 2014 |
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Da Maúa dove sono finalmente arrivata il 12 luglio, riprendo la spigolatura della mia vita missionaria, trascorsa parte in Italia ed ora felicemente nella amata terra del Mozambico. |
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Vissero irradiando in Mozambico e nel mondo la Luce di Cristo Arrivata in vacanza a metà febbraio, ho trascorso il primo periodo occupata nella ricerca di dati biografici di due nostre sorelle, delle quali sto elaborando un breve profilo.
Valloriate, paese natio di sr. Bendita Questa ricerca mi ha portato a Valloriate, un paese del cuneese dove nel 1907 era nata suor Benedetta Mattio, partita per il Mozambico a soli 20 anni, dove morì, nel 2002, dopo 75 anni di missione ininterrotta.
in casa di familiari di suor Bendita
A Bellinzago, ho incontrato la famiglia di suor Rina Carla Salsa. Eravamo partire insieme per il Mozambico, il 29 ottobre del 1963. Dovuto alle distanze, fra la sua e mia missione, per tanti anni non ci incontrammo. Diventata la superiora delle Missionarie della Consolata del Mozambico, prima e poi Superiora Generale, tutti godemmo della sua bontà, del suo sorriso, del suo sostegno nei terribili anni di oppressione e guerra. La vidi l’ultima volta nel 2011. in Italia, la vigilia del mio ritorno in Mozambico - da dove era rientrata molto malata – e del suo ritorno alla Casa del Padre.
suor Rina Carla Salsa
suor Rina Carla Salsa con P. Rocha, sr. Madalena e sr Lucildina Incontrai anche altre famiglie di nostre sorelle, suor Renata Allena, suor Iole Piana, suor Lena Emilia... tutte missionarie che lasciarono una scia di luce dove passarono.
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Con suor Bendita a Maputo
Sulla tomba di sr Bendita a Nangololo
suor Rina Carla Salsa nel Niassa
suor Rina Carla nella missione di Massinga
suor Rina Carla in visita come Superiora |
Agenda Missionaria delle vacanze missionarie È incredibile quanto sia fitta l’agenda di missionari e missionarie in vacanza in patria. Le voci principali sono: · Rivedere la famiglia, la grande famiglia lasciata alla partenza, goderne il calore, condividere gli eventi vissuti “da lontano” · Riabbracciare le nostre Comunità e stare un po’ con tante sorelle di Torino, Grugliasco, Nepi. Ritemprarci spiritualmente, visitando i luoghi cari dell’Istituto, i santuari della Consolata, e del Beato Giuseppe Allamano, nostro Fondatore, festeggiare al Centro Istituto gli anniversari di professione o di missione. · Mettere a fuoco lo stato di salute (e in questo è una lotta con la sanità italiana che non è mai soddisfatta dei risultati delle analisi (per grazia di Dio sono sono stata promossa al primo scrutinio).
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in attesa all'aeroporto
con il vescovo di Gurué, le sorelle Ermanna e Rosy e alcune sostenitrici delle missioni |
Febbraio: prime emozioni, abbracci, sorprese La prima emozione che provai all’arrivo alla Malpensa fu l’incontro con le sorelle Ermanna e Rosy, con i cognati Peppino e Vicente che mi avevano accompagnato tre anni prima al rientro in Mozambico. Prima ancora di vedere, frastornati come si è dopo un viaggio di quasi 24 ore, sentirsi chiamare per nome da voci stampate nel cuore, fa provare un'emozione unica. E questa gioia l’ebbi il 5 febbraio. E con il calore umano, anche quello di un giaccone, perché provenivo dai 35º -40º di Maputo e sentivo tanto freddo. Prima ancora di arrivare a Sedriano, grazie al cellulare, avevo già raggiunto la cerchia stretta di nipoti e cugini gioendo per le nuove nascite, versando una lacrima per la cugina Rachele che mi ha preceduto in Cielo, pur essendo nata dopo di me. Al pomeriggio dello stesso giorno la sorpresa di incontrare Andrea e Arianna lasciati all’asilo, ritrovati,molto cresciuti e nelle elementari. Li aspettai all’uscita di scuola, cercandoli guardando in basso...Quando alzai il tiro me li sentii addosso: altro che nipotini! Il primo invito “missionario” lo ricevetti da Greta, altra nipotina, diciottenne: “Zia potresti venire a Fossano a parlare di missione –condivisione, al gruppo Scout, la settimana prossima?”. Grazie Greta, ti sei fatta perdonare di essere “giá” più alta di me, quasi come nonna Rosy. I nipotini di Perugia, Samuele e Priscilla, li sentii per telefono: non ci è voluto molto per sentirli cresciuti: grazie Signore per queste gioie!
Greta L’incontro con le sorelle di Casa Madre a Torino e di Grugliasco dove ero rimasta durante dieci lunghi anni, è stato davvero gioioso. Che bello ritrovarci, a volte dopo anni ed anni, provenienti da missioni dell'America, Africa, Asia. Ritrovarci con lo stesso entusiasmo per Cristo e per la Missione, di quando eravamo giovani, piene di vita godendo dello scambio di notizie dello scambio di notizie, navigando a ruota libera da un mondo all’altro, da una missione all’altra. Intenso e “goduto”, l’incontro con la Consolata, proprio nel suo santuario, dal cui cuore siamo nate. Per noi Missionarie della Consolata sostare nella sua casa a Torino, è realmente trovarsi con la mamma, la “Nostra Mamma tenerissima”, il beato Allamano che alla Consolata ci ha Fondato, formato, inviato in Missione ed ogni giorno pronunciava i nomi delle Prime sorelle e che ora, ne siamo certe, pronuncia i nostri e quelle dei nostri cari, come sempre fece in vita.
con don Antonio e i nipotini |
con le consorelle
con parrocchiani di Seveso Altopiano |
Agenda di appuntamenti Arrivare in Italia con un biglietto aereo di ritorno, volutamente chiuso, obbliga le vacanziere all’impatto con una serie di appuntamenti. Il primo è con la burocrazia per riavere i diritti di cittadini italiani che vivono sul territorio, poi rinnovo carta di Identità, tessera sanitaria, cedola per le elezioni...
Per grazia di Dio, me la sono cavata al primo scrutino, anche se guardata con sospetto dal dottore di base e la suora infermiera sempre pronta a fare domande tranello, per mandarti da qualche specialista.
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con i nipotini |
In TV Molise La sera del 10 febbraio, trovandomi non ricordo dove, mi dicono che padre De Col, ha bisogno urgente di me. Appena mi vede, dice: “Domani possiamo andare in TV Molise, per parlare delle nostre sante suore Irene e Leonella e della dott. Tognolo: accetti”.
“E con che cosa ci
andiamo? In aereo?”.
http://www.youtube.com/watch?
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16 Febbraio Festa del Fondatore. La Casa Madre di Torino si trova nello stesso caseggiato del santuario dell’Allamano, e della comunità dei Missionari della Consolata. Insieme abbiamo celebrato la Novena. Sostare nel silenzio, accanto alla tomba del Padre, è una consolazione e conforto unici. Ti senti dire da lui: “Coraggio, avanti”, e me lo disse anche alla vigilia della sua festa quando mi fu chiesto di “predicare” la novena con il tema: "La Missionaria della Consolata e la Missione”. Mi faceva un po’ effetto parlare non a devoti dell’Allamano, ma ai suoi figli e figlie, qualcuno dei quali ha trascorso anni di vita in missione e nello studio del Padre. Ce l’ho fatta e mi sono guadagnata un bel battimani, che non guasta mai.
la tomba del Beato Allamano
chiesa del Fondatore, Beato Giuseppe Allamano
La prima uscita “missionaria”, è stata nella periferia di Torino, alla Parrocchia san Giuseppe Cafasso, condividendo la preghiera ecumenica con la comunità cristiana evangelica anglofona, composta soprattutto da famiglie nigeriane. Un'immersione in quel mondo che portavo nel cuore!
parrocchia di s. Giuseppe Cafasso a Torino
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Parrocchia San Giuseppe Cafasso, messa ecumenica
benedizione dei bambini
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“Neve, neve sorella neve...”
Se si va in Italia,
durante l’estate si sogna di assaporare ogni tipo di frutta. Non è che
manchi in missione: papaia, ananas, banane, mango... abbondano, ma
pesche, pere, albicocche...rimangono nell’immaginario e nel desiderio.
Se invece si viene in inverno, la desiderata è la neve. “Neve, neve,
sorella neve.... sono un verso di una poesia imparata dalla mamma.
alla Certosa di Pesio
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non sono più tre metri di neve, ma...
nel chiostro della Certosa con la sorella Rosy |
Marzo 2014 “Un fiore per il Mozambico”
Da Pasian di Prato –
Udine, ogni anno, all’8 di marzo, festa della Donna, parte “Un fiore
per il Mozambico”, frutto di una cena di solidarietà. Ogni anno, il
fiore trapiantato da frutti in Mozambico, diventa un mazzo che dona
speranza di vita. Andare nel Friuli, significava tornare alle radici dell’arca di Noè, brianzolo, sposato a Giuditta Chiarcosso, friulana.” Due piccioni con una fava”: incontrarmi con le signore del “Fiore” che conoscevo in fotografia, riabbracciare cugini e cugine che non vedevo da troppo tempo, rivedere i luoghi che furono anche un po’ della mia infanzia, la chiesa di Provesano, il paese nativo della mamma, dove feci la Prima Comunione nel 1943, la cappella curata da mia nonna!
con le signore di Un fiore per il Mozambico
a sinistra di sr Dalmazia la fondatrice del gruppo, Mary Agosto Chiarcosso Incredibile la gioia provata, anche nel viaggiare con le Frecce, ´fino a Mestre, poi con il locale, passando per paesi i cui nomi mi erano familiari. Poi la serata del Fiore per il Mozambico, terminata a mezzanotte, l’incontro con cugine e cugini, e con l’ultimo nato... E un pomeriggio a Provesano, ritrovando la chiesa del mio primo incontro con Gesú Eucaristia in cuore e una mia coetanea che sapeva tutto di Provesano, delle reciproche conoscenze... Incredibile!
l'interno della chiesa parrocchiale di Provesano
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chiesa di Provesano
cappella
nella Cappella
con le cugine Clara e Mara |
Quaresima di Fraternità Missionaria
Con l’arrivo della Quaresima, sono piovuti gli inviti di Animazione di Fraternità Missionaria. Quanto bene fanno al cuore missionário le occasioni di parlare della Missione, dell’Annuncio del Regno di Dio, in parole e opere, fra popoli lontani, spesso molto disagiati.
In qualche parrocchia, ero una vecchia conoscenza. In altre ci sono stata per la prima volta godendo anche per la creatività delle comunità cristiane, dell'attenzione con cui ero ascoltata, della generosità di piccoli e grandi.
In tutte le “Animazioni” portavo con me Fede e Passione: presenza delle Missionarie della Consolata in Mozambico(1927-2010). Quante persone hanno riconosciuto nelle foto, missionarie e missioni aiutate per anni.
a Sedriano
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incontro con sostenitrici di Como
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Pasqua di Risurrezione 2014 Mi sono detta più volte: ma proprio quest’anno Pasqua doveva cadere così tardi! Avrei voluto fosse almeno ai primi di aprile, perché solo dopo Pasqua arriverà dal Perù don Antonio! E aspettando con pazienza, arrivò il giorno dell’Alleluia, cominciai a contare le ore, sì perché il 22 aprile, alla Malpensa è arrivato puntuale il Don. Ad accoglierlo il calore familiare, poi degli amici. E per 50 giorni, i giorni che don Antonio rimase in Italia, sarebbe stata cosa saggia assumere un centralinista. Quel benedetto telefono non cessava di suonare, e Ermanna, la fedele segretaria di famiglia, a segnare sull’agenda. Di questi giorni passati con lui, ripartito ancor prima di me, si legge su www.sullarcadinoe.it: “Fiore del deserto 2”.
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arrivo di don Antonio |
Maggio - Giugno Per noi Missionarie della Consolata, questi due mesi sono sempre gravidi di eventi. Il Maggio è stato per generazioni di suore il mese della Professione Religiosa quindi ora lo è degli anniversari. Per me quest’anno fu il 56º di Professione, e il 50º di partenza per il Mozambico! Che gioia celebrarlo in Casa Generalizia, insieme a venti suore venute da lontano, conosciute in noviziato o negli anni giovanili e mai più incontrate! Passato Maggio, ecco il “Giugno della Consolata”, la cui festa cade il 20 del mese ed è celebrata sempre come la festa che ci identifica.
Quest’anno però
rimarrà sempre come un anno indimenticabile! Allego la lettera della nostra madre generale nel darne l’annuncio. Anticipo che il MIRACOLO che rese possibile la glorificazione di sr Irene, avvenne in Mozambico. E si deve alla moltiplicazione dell’acqua del fonte battesimale della chiesa di Nipepe durante il conflitto armato. I testimoni sono soprattutto di Maúa, compreso il parroco, padre Giuseppe Frizzi. Beatificazione di sr. Irene Stefani, missionaria della Consolata
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23 giugno 2014 Malpensa - Maputo
Con la stessa gioiosa emozione della
prima partenza e di tanti altri ritorni in Mozambico, il 23 giugno,
sei giorni dopo don Antonio, anch’io ho ripreso il volo verso casa. Le
valige sono strapiene, ma sopratutto è strapieno il cuore per
l’accoglienza ricevuta in questi mesi da parenti, amici, gruppi. Ed è
con tutti in cuore, proiettata verso “casa” che mi sono ritrovata a
camminare, camminare, sola lungo l’interminabile percorso che dal
controllo
del passaporto porta alla sala di imbarco. E non arrivavo mai, fino a
temere di perdere il volo!
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aeroporto di Maputo |
Luglio ... sorpresa A Maúa arriverò solo il 12 luglio e il motivo sta nell'invito: CONVITE In occasione dell’Anno della famiglia 2014 e in vista dell’Anno della Vita Consacrata 2015, promulgati da Papa Francesco, le Missionarie della Consolata in Mozambico realizzano il lancio di due libri la cui autrice è Suor Dalmazia Colombo, MC. 1. PAIXÃO E FÈ (1927-2010): presença e missão das Irmãs Missionárias da Consolata em Moçambique. 2. ECONOMIA DOMÈSTICA (Edição 2014): Formação integral da mulher e família. Con gioia e gratitudine a Dio, la famiglia delle Suore Missionarie della Consolata vi invita a partecipare alla semplice cerimonia presso: Locale: Salone della Paróquia de S. António da Polana, Maputo Li: 09 di luglio de 2014 Ore: 16.00 Fin d’ora ringraziamo la vostra presenza, che per noi sarà un gesto di incoraggiamento in comunione con il servizio missionario della Chiesa locale del Mozambico. Ir. Nicoletta K. Marete Superiora Regional – mc
La volontà di una cerimonia semplice
era reale, ma l’invito lanciato con il passa parola, raggiunse un
giornalista della TV e così mi trovai ancora davanti alle telecamere, il
7 e l’8 luglio, alle 7 del mattino, in due reti TV, nazionale compresa,
a sponsorizzare l’evento. Alla cerimonia, solenne a dire il vero, presieduta dal vescovo ausiliare mons. João Carlos Hatoa , hanno partecipato circa 200 persone ( molte uscite di corsa del lavoro (in Mozambico, funziona l’orario continuato dalle 7 alle 15).,
la presentatrice, sig.ra Argentina Pelembe, sr Dalmazia e il presidente, mons. João C. Hatoa
Per incredibile – ed assolutamente impensato – i partecipanti rappresentavano tutte le categorie di persone, che avevano conosciuto le Missionarie della Consolata, in tutte le missioni in cui esse sono passate dal 1927 ad oggi. Moltissimi miei ex alunni, ora sacerdoti, suore, avvocati, infermiere, lavoratori domestici, famiglie... Moltissimi giovani: una sorpresa. “Galeotto, direbbe don Antonio, è stato ECONOMIA DOMESTICA. La Prova? Durante il dibattito, si presentò al microfono un signore alto, sulla cinquantina. Disse: “Conosco il libro di suor Dalmazia, dalla copertina bianca (1983). A mia figlia regalai, come dono di nozze, l’edizione del 1993, ed ora sono nonno di una bimba che si chiama Dalmazia!
momento di festa, il coro Grazie Signore, grazie a tutti quanti hanno reso possibile una gioia così immensa. Il Signore benedica tutti: lui solo conosce ciascuno. suor Dalmazia |
sr. Dalmazia in TV a Maputo
presentazione dei libri a Maputo
il relatore, P. Giuseppe Frizzi
un testimone
alcune delle numerose edizioni di Economia Domestica |