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Spigolature maggio – giugno 2011 | |
Inverno Mozambicano
Mi ero abituata, dopo i 30 anni di vita all’emisfero sud del pianeta, all’inverno australe che cade da maggio a settembre, ma i dieci anni di Italia, hanno cancellato l’ “unità di misura “ assimilata. “Misura” che riguarda non tanto il clima – la media meteo va dai 12ºC ai 25ºC, mai più in basso -, ma la vita sociale. Qui si è in pieno tempo di attività,mentre all’Emisfero Nord è tempo di caldo, vacanze, scuole ferme, sole e luce fino alle 21... Tutto il contrario...
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una pausa nel pellegrinaggio |
Pellegrinaggio Madonna di Fatima di Namaacha
santuario di Namaacha In Mozambico è molto viva la devozione alla Madonna di Fatima. Credo che siano poche le chiese dove non ci sia una statua di Nostra Signora, apparsa il 13 maggio 1917, in Portogallo ai tre pastorelli, Lucia, Giacinta e Francesco. A Maputo, a metà maggio di ogni anno, la devozione si trasforma in evento straordinario con il pellegrinaggio nel Santuario di Namaacha che dista circa 80 chilometri dalla capitale. Molti pellegrini percorrono a piedi il lungo tratto. Qualcuno li fa tutti a piedi, mettendosi in viaggio tre giorni prima della chiusura della celebrazione. La tradizione, che ha decenni di storia, si era forzatamente interrotta: dapprima la limitazione della libertà religiosa negli anni 1975/85, poi la guerra civile che rendeva pericolosi gli spostamenti. Arrivata la pace del 1992, gli “anziani” ripresero la tradizione mettendosi, umilmente e faticosamente, in cammino in modo da arrivare a Namaachaper la “Notte bianca” di preghiera che comprende la processione, l’adorazione eucaristica notturna e la messa solenne del mattino. Quest’anno, per la prima volta, domenica 17 maggio, c’ero anch’io fra i pellegrini. Quanto ho visto, supera moltissimo ciò che avevo immaginato. Mi sembrava di essere sulla spianata di Fatima, o in Piazza san Pietro ai tempi di Papa Giovanni Paolo II. Ciò che mi ha più colpito è che la stragrande maggioranza di pellegrini erano giovani. Giovani che da sabato mattina non si erano mai “staccati” dalla Madonna e dal loro arcivescovo, mons. Francesco Chimoio che parlava con il linguaggio dei giovani e che ha dato a tutti, come “compito in casa” di dare un “ba...” (un bacio) in segno dell’amore profondo scaturito nel Santuario, alle persone care e a quelle... non care! Le statistiche parlano di 80.000 (ottantamila) pellegrini: un numero incredibile se si pensa alla fatica di arrivarci utilizzando macchine, pulmini e camioncini, tutti stracarichi...
un po' di ristoro
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momenti del pellegrinaggio
suor Janet, sr Pierangela, sr Goretti
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22 maggio 2011
Dal 1958, Il 22 maggio è una giornata speciale per me perché è l’anniversario della mia Prima Professione Religiosa. Quest’anno lo è stata in modo particolare, perché ho partecipato alla Consacrazione Episcopale di un mio ex alunno, Missionario della Consolata, diventato Vescovo di Tete, la diocesi dove, nel 1927, arrivarono – e rimasero solo 3 anni – le Prime Missionarie della Consolata. A dire il vero, non ricordavo di aver avuto tra i miei alunni, il neo vescovo, mons. Inácio Saúre. Non lo sospettavo perché egli è della diocesi di Pemba, di Balama, una missione nella quale non ero mai stata.
ex alunno, ora prete nella diocesi di Gurue
Son venuta a saperlo dalla sua bocca, il giorno dopo, nella nostra cappella, durante la celebrazione della Messa. All’Omelia infatti, aveva voluto ricordare le Missionarie della Consolata che erano state significative nella sua vita. Premetto che a Pemba, le Missionarie della Consolata, erano approdate nel 1930, provenienti da MIRURO, provincia di TETE, da dove erano state espulse. In questa diocesi però non hanno mai lavorato i Missionari della Consolata e mons. Inácio, come altri giovani, hanno conosciuto l’Istituto attraverso le suore. Nel tracciare il suo profilo, il vescovo ci disse che era nato in un villaggio di Balama dove aveva frequentato la “3º rudimentale”, una scuola elementare di seconda classe, che negli anni del colonialismo era destinata ai bambini delle zone rurali. Chi voleva continuare gli studi e fare le elementari doveva andare in città o nelle missioni. E Inãcio andò a Balama. E raccontò:”Ebbi per mia maestra suor Matelda Pirovano” (di Casatenovo LC, mia compaesana e che ora si trova in Italia, la prima a sapere che era stato nominato vescovo e andrà a trovare quando andrà a Roma); suor Rosa Carla Cazzaniga, l’infermiera di Balama che l’ha aiutato a crescere sano e le dava una sberletta quando lui si trascurava e prendeva qualche malanno, “Che andrò a trovare nel cimitero di Besana Brianza, dove riposa”. Ricordò anche suor Nicoletta Berrone, che lo ha seguito a Maputo quando venne a studiare ed infine... . Mons. Inãcio si fermò un attimo e sorridendo...”la mia “professora” di islamismo, suor Dalmazia Colombo”. Incredibile...
è festa |
presentazione del nuovo vescovo
momenti dell'offerta
consacrazione del neo vescovo, mons. Inácio Saúre
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Scuola di cucito fra le carcerate...
Siamo in fibrillazione perchè il 7 luglio faremo una esposizione dei lavori.... Non sono lavori perfetti (non li sa fare neanche la “maestra”), ma il Direttore del carcere ha accettato la proposta. Devo dire che l’ambiente del carcere è cambiato. Fra le mie alunne, qualche “secondina” che arriva, prende lezione e... scappa... come una ladra: è in servizio... Sinceramente non credevo che in poco tempo, cucendo a mano, riuscissero a fare tanti lavori. Amano soprattutto ricamare.... e confezionare qualche capo di vestuario, o borsa per i figli e le figlie (bambini e bambine dai 3 ai 15 anni: sotto i 3 anni sono in carcere con le mamme) Ma la cosa “bella e curiosa”, è che deve essere passata la voce che, a chi vuole, offro un rosario. Nessuna delle carcerate l’ha mai rifiutato. Poi, le signore guardie... e tutte hanno una bambina che fa la prima comunione, una coppia che si sposa... per regalare la corona. Ma ciò che non mi aspettavo é di vedere chiedere il rosario anche da qualche secondino... Ma la cosa più bella per me è che ora che hanno la corona, alla sera, tutte insieme, cattoliche e non cattoliche, recitano il Rosario e cantano le lodi alla Madonna.
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un'esposizione dei lavori eseguiti dalle carcerate
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Incontri.... In clima di incontri, quelli più significativi di questo tempo sono legati al manualetto “Economia Domestica”. Proprio al rinfresco in onore di mons. Inãcio, passata la voce che “c’ero anch’io”, mi si sono avvicinate diverse persone con questo ritornello: “lei non mi conosce, ma io sì: ho tradotto il suo “libro” in Citswa... ho imparato dal suo libro a... Che piacere conoscere l’autrice di.... Una suora si è vista tacciare di “ignorante”, perché (era appena arrivata in Mozambico), non conosceva Economia Doméstica e non esultava nel conoscere l’autrice...
un momento del rinfresco
suor Adelia e il neo laureato in medicina del lavoro |
sr Maria Pia con sua nipote suor Anacleide
suor Dalmazia con il traduttore in lingua txizwa
suor MARIA PIA con due bambine
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Compleanni
Forse non ci credete, ma qui a Maputo, se si vuole, si possono ricevere gli auguri di compleanno dalla comunità che nel giorno del suo Anniversario va a Messa segnalando l’evento in una agenda, a disposizione di tutti. Prima della Benedizione finale, il celebrante annuncia l’evento e chiama gli “Anniversarianti “, invitandoli a portarsi all’altare. Al loro arrivo, la comunità canta: “Tanti auguri a te ....”, poi una stretta di mano e un abbraccio e la benedizione per tutti. A volte, sono giovani che eleganti si portano all’altare, altre volte anziani che... ci vuole un po’ ad arrivare... A due belle ragazzine, nella giornata delle “Vocazioni”, il sacerdote augurò che si facessero Suore... Ieri, è stato curioso. La chiesa era piena. Sembrava all’invito che non si muovesse nessuno. Poi da fondo della chiesa un passo pesante... da uomo... ma il nome annunciato era femminile.... Poi arriva all’altare, effettivamente un ... papá, con in braccio una bella bambina sorridente al suo primo anno di vita, e ... al seguito un ragazzetto, il fratellino, con la macchina fotografica. Magari, al 22 dicembre metto anche il mio nome in onore dei 76 anni tondi tondi...
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suor M. Pia con il Segretario del Nunzio don Mario e p. Marchiol
splendidi bimbi di Marrupa |
Il Capitolo Generale
Il Capitolo Generale, è l’organo massimo degli Istituti religiosi che si realizza una volta ogni sei anni. Vi partecipano di diritto le superiore delle circoscrizioni, ed alcune sorelle elette dalla base. Il Capitolo 2011 si è realizzato dal 09 maggio al 20 giugno Festa della Consolata. Uno dei momenti più attesi è il rinnovo delle Superiori Maggiori elette dal Capitolo generale. Ed ecco le nuove elette: · Suor Simona Brambilla, Madre Generale (milanese della Brianza) · Suor Jacinta Warindi, keniana, vice generale · Suor Carmelita Semeraro, italiana · Suor Natalina Stringari, brasiliana · Suor Cecilia Pedroza, colombiana Tutte provenienti da Paesi diversi da quelli di origine, cioè missionarie doc. Per loro e per tutte noi una preghiera.
suor Dalmazia
Maputo, 30 giugno 2011 |
Suor Simona Brambilla, Madre Generale
le nuove elette |