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spigolature n.    10

GIORNATA MISSIONARIA 2012

 

Lettera da Maùa per la giornata missionaria

Carissimi amici e benefattori,

sono già passati venti mesi dal mio ritorno in Mozambico, trascorsi tutti con tanta riconoscenza al Signore e a voi tutti per il sostegno fedele e generoso con cui mi accompagnate.

Questi mesi di missione li ho vissuti intensamente, dedicandomi con le mie consorelle e i volontari/e mozambicani alla cura dei bambini nati orfani, poi alla promozione della donna attraverso la Scuola di Cucito e di Alfabetizzazione e infine alla trasmissione alla Radio Comunitaria Rurumwana del Distretto di Maúa.

Vi scrivo da Cuamba, distante 150 km. dalla mia casa, mentre sono in viaggio verso l’ospedale di Nampula (a circa 350 km. da qui) per accompagnare una bimba di sette anni che, a causa di una frattura alla tibia non curata, cammina saltellando su di un bastone. Pregate perché possa trovare un ortopedico che la operi e le ridoni la gioia di camminare bene e senza dolore.

Ieri, pochi minuti prima di mettermi in viaggio, hanno bussato da noi una nonna e una zia, con una neonata di tre giorni, orfana di mamma! Conoscevo la donna, mamma di altri quattro bambini, nati tutti in maternità. Questa volta, forse per un anticipo sulla data di nascita della sua creatura, ha dato alla luce in casa – a 30 chilometri da Maúa –e ha perso la vita. Pur essendo, purtroppo, abbastanza abituate a questi casi, suor Gregoria, l’infermiera ed io non siamo riuscite a frenare le lacrime, accogliendo tanto dolore, mentre ci affrettavamo a lenirlo.

Mentre ero con la bimba malata, Xaviana, accanto a me, su un grosso camion che ci ha dato un passaggio per arrivare a Cuamba, ripensavo al Messaggio del Papa per l’Anno della Fede: "Un'occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità” ricordando San Paolo che dice:” Rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!” (1 Cor 13,13). Era la risposta che aspettavo e ho pensato anche a tutti voi che, aiutandoci, ci permettete di accogliere e consolare, con l’amore e con le opere, chi si trova in difficoltà. Termino con le parole di Papa Benedetto XVI che ci invita ad affidare alla “Madre di Dio, proclamata 'beata' perché 'ha creduto' (Lc 1,45), questo tempo di grazia”. Un tempo che vorrei vivere con FEDE E PASSIONE, come hanno vissuto le Missionarie della Consolata, in Mozambico dal 1927 ad oggi che, insieme al popolo mozambicano celebrano il ventesimo anno di pace siglato a Roma il 4 novembre 1992. Ricordiamoci nella preghiera e con tanto affetto vi abbraccio.

Suor Dalmazia Colombo

Missionaria della Consolata

uno dei camion che passano da Maua, carichi di tabacco... si é ripresa la produzione del tabacco o di materiale per asfaltare la strada: Marrupa - Pemba. Da Maua questi camion vanno fino a Tete, via Mandimba

Xaviana

Giorni fa sono stata a Nampula per dare speranza a Xaviana, di camminare bene, "tagliare a pezzi il bastone su cui saltello e bruciarlo", così dice lei, resa handicappata da una frattura mal curata, e che potrebbe verificarsi anche dall'altra gamba per fragilità congenita secondo il parere dei dottori, che non credevano che la bimba non fosse nata già con la gambetta dondolante. Il viaggio di andata é durato 3 giorni: uno per arrivare a Cuamba su un grosso camion, uno per avere i documenti di trasferta dall'ospedale di Cuamba a Nampula e uno di treno. in teoria dovevamo arrivare a Nampula dopo dieci ore, percorrendo 360 chilometri. Ma dopo una ventina il treno si è fermato... poi a passo d'uomo è arrivato a Mutuali,  la prima stazione con telefono, e questo é stato un grande sollievo. Qui abbiamo aspettato sette ore per il soccorso avuto da  un treno merci che era a circa duecento chilometri più avanti che è tornato indietro fino alla linea doppia per poter staccare la macchina motrice e ciuf ciuf... venirci a prendere. E', infatti, arrivato verso le 15 e così ll'una di notte finalmente siamo arrivatea Nampula. Ad attenderci c'era padre Riccardo, dehoniano, e suor Madalena Apili che poi ha fatto con me la via del ritorno in solo...12 ore.

 

suor Dalmazia con suor Maddalena Apili

Non so cosa sia, il computer mi rifiuta una foto con la stazione...intermedia, fatta dai binari del treno, dove ogni dieci minuti il convoglio si ferma, e vi è fra passeggeri e contadini un "mercato"... anche noi abbiamo comperato carote, cipolle, aglio, peperoni...

Anche di notte il treno si fermava, i venditori gridavano... cipolle, carote, acqua, sì anche acqua... naturalmente al buio: anche i vagoni non avevano la luce...

 

Per facilitare le procedure, arrivate a Nampula, ho fatto visitare in privato la bimba da un grande ortopedico... e il lunedì la bimba è stata ricoverata.... ed é ancora in attesa.. L'accompagna, ed è ricoverato con lei, lo zio materno, che secondo la tradizione ha la patria potestà. Chiedo preghiera per la bimba e altri bimbi come lei ricoverati in attesa, lontani dalla famiglia senza contatto di cellulare, perché questo non arriva nei villaggi....

 

la piccola Xaviana

 

 

50º della parrocchia di Etatara

Il 19 agosto, la missione di Etarara (anticamente Correia) festeggia il suo 50esimo di fondazione. E' dedicata alla Madonna di Loreto per un gemellaggio antico tra la parrocchia di una frazione di Fossano in provincia di Cuneo, dove sorge un santuario da cui prende il nome, Loreto. Questa parrocchia, durante l'anno mariano del 1954 aveva promosso un gemellaggio con la comunità di Correia e aveva donato un quadro che raffigurava il volo della Santa Casa della Madonna, copia di quello che è posto nell'abside. Nel libro: "Loreto di Fossano, eri e oggi" è riportata una foto storica del quadro in partenza per il Mozambico.

Il quadro  é andato distrutto durante la guerra civile, ma i fedeli non l'hanno dimenticato, tanto da non aver accettato di cambiare  patrona, come é stato proposto dal Vescovo.

Allora, come al solito, ho messo in moto i miei familiari! C'è un forte legame fra la Madonna di Loreto di Fossano e la mia famiglia.... Ho chiesto alle mie sorelle   di fotografare il quadro per poterlo riprodurre nuovamente e farne immaginette ricordo.

Ho ricevuto così le immagini-ricordo e questa email che riporto:

"Quando, domenica 5 agosto, siamo stati alla Madonna di Loreto per portare alcune copie delle immagini-ricordo di Etatara, Vicente è stato invitato dal Parroco a parlare e lui ha testimoniato del Santuario, della sua permanenza in Correia, del cambio di nome in Etatara e dei suoi abitanti definendoli "di animo buono e sinceri cristiani". Il Parroco ci ha fatto dono del libro: "Loreto di Fossano, eri e oggi" dove è riportata una foto storica del quadro in partenza per il Mozambico. Pensa che, terminata la santa Messa, una signora ci ha confermato di essere stata presente alla partenza del quadro e ringraziava per la testimonianza e della immagine -ricordo.

Il 15 Agosto è la festa patronale anche di Loreto e il parroco Don Giuseppe Mandrile ci disse: "Fate sapere a Suor Dalmazia e agli abitanti di Etatara che li ricorderemo con affetto e in unione di preghiera festeggeremo il loro giubileo, felici di aver rinnovato il gemellaggio".

Ed io che ero destinata a Maimelane, al Sud, sono stata prima fermata in Portogallo, poi... mentre la Madre Nazarena visitava le suore diocesane, e sentiva il loro desiderio di avere una suora che le aiutasse in campo infermieristico, a Correia - Etatara, ha pensato a me e mi ha destinato a questa missione...

 

foto storica del quadro in partenza per il Mozambico

La celebrazione é stata fatta fuori delle chiesa in un salone. Dovevo arrivare verso le 9,  per l'inizio della celebrazione, ma per la consueta difficoltà di viaggiare, sono arrivata solo in tempo, verso le 13, a partecipare al canto di ringraziamento dopo la comunione e a salire sul "palco", come testimone degli inizi della storia... Non c'è stato bisogno di presentarmi, perché appena arrivata qualcuno mi ha riconosciuta ed é cominciato il passa parola: sr Dalmazia, suor Dalmazia.... commoventi gli incontri... Mi ha abbracciata, ormai nonna, anche Amabile, la ragazza dal labbro leporino che avevo fatto operare, ed é già nonna... poi i catechisti... le suore mie ex alunne del corso di Infermiera... e come non poteva non essere, il giovane parroco di cui sono stata la "Professora" in seminario....

 

oggi spose...

Etatara in festa

è bello ritrovarsi

con l'immagine ricordo.

un'amica

con Amabile

 

una maglietta per ricordare

il vescovo  e  madre Conceiçao, mia ex studente, che parla all'assemblea

una giovane famiglia

con il parroco e il vecchio catechista

 

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