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Spigolature nuove n. 2

Agosto 2014

Ai primi di agosto ho ricevuto l’invito per una tre giorni di formazione alle suore giovani  dell’Immacolata Concezione di Lichinga. Accettai con gioia l’invito. Mi è sempre caro trovarmi con questa congregazione, nata dal cuore e dalla testimonianza dei  Missionari e delle Missionarie della Consolata, con lo stesso carisma del  Beato Allamano, vissuto dalle  “nipoti”, figlie delle sue figlie, come amano definirsi loro stesse.

Durante incontro con suore Diocesane

Tanta parte della mia vita missionaria è legata  a queste suore, alle quali mi lega un tributo di riconoscenza e di profonda amicizia.

Fui destinata al Nord del Mozambico, nel lontano 1965,  per condividere con loro il servizio infermieristico, diventando al momento stesso la loro insegnante nell’arte di curare i malati, senza poter contare su medico, ostetrica, dentista...

Da allora una gioiosa e fraterna amicizia mi legava a suor Madalena  Apili.  Di poco più giovane di me, da tempo non stava bene, ma non avrei immaginato  che a Cuamba ci saremmo abbracciate per l’ultima volta qui in terra.

Accadde alla fine del corso.  Quando annunciarono la mia presenza in camera, il viso le si illuminò, e chiese d’essere aiutata a sedere sul letto e mi volle  vicina a sé, seduta accanto a lei. Ci guardammo negli occhi: un immenso amore ci penetrò. Lei non poteva parlare per il male, io per un nodo che mi stringeva il cuore. Nonostante questo una grande pace ci univa: la certezza che un giorno saremo state insieme per sempre, anche se la speranza di rivederci quaggiù non mancava.

Pochi giorni dopo, in piena notte un SMS, della Madre Generale, suor Casilde, mi comunicava che  suor Madalena era andata in Cielo.  Che dolore, che senso di perdita di persona amica. La rividi composta nel feretro, rimasi ancora seduta vicino a lei. Madalena carissima, quanto mi manca il tuo gioioso affetto, la tua delicatezza. Stammi vicina. Ci rivedremo lassù con quel Gesù che ci ha fatto incontrare ed amare ed aiutare reciprocamente.

 

E' bello essere missionarie dall'aurora al tramonto

Preghiera di Ringraziamento

 

sr Dalmazia e Ermanna Colombo con irma Madalena

 

 

Accompagnando suor Madalena Apili. Molti erano venuti da lontano

a fianco : Ricordo di Suor Madalena Apili

5  Settembre  2014

Da parecchi mesi, in Mozambico la pace era fortemente minacciata. Lungo la statale numero Uno, unica arteria che unisce il Sud al Nord del Paese, era tornata ad essere teatro di imboscate, per la ripresa delle ostilità fra i due partiti che il  4 ottobre 1992  avevano firmato la Pace dopo 16 anni di guerra civile, grazie alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio e del Governo Italiano.
Il tutto alla vigilia delle elezioni presidenziali e politiche. Dhlakama, il leader dell’opposizione,  era scomparso dalla vita pubblica dall’ottobre 2012, trasferendosi in un accampamento remoto nel centro del Mozambico,  sostenendo – non senza ragioni -  che il governo non aveva tenuto fede agli accordi di pace del 1992.
Il 24 agosto,  dopo marce della pace, veglie di preghiera, mediazioni nazionali e internazionali, un nuovo negoziato ha messo fine ad altri due anni di tensioni. Rimaneva, però, aperta la questione del rientro in politica di Dhlakama.
È stato questo l’oggetto dell’incontro tra il leader, Sant’Egidio e i rappresentanti italiani. Infatti, il vescovo Matteo Zuppi della Comunità di Sant’Egidio, il viceministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda, e l’ambasciatore Roberto Vellano, in missione speciale nel Paese, hanno incontrato il leader dell’opposizione – il Renamo – Afonso Dhlakama che ha accettato di tornare a Maputo, ratificare  gli accordi e svolgere una pacifica campagna elettorale in vista del voto di ottobre. 
In molti temevano che l’incontro fra i due “grandi”, Armando Guebuza, il presidente al potere, e il Presidente dell’opposizione  Afonso Dhlakama, non ci sarebbe stato, invece, il 5 settembre 2014  la bella notizia della ratifica del trattato e le foto dello storico incontro, balzarono nei mezzi di comunicazione  riempiendo tutti i mozambicani di gioia e di speranza di pace. Sembrava di sognare nel vedere i due “giganti”, mano nella mano!

 

abbraccio tanto atteso

momenti dell'incontro tra i due leader: Guebuza e  Dhlakama

 

7 settembre  Pentecoste a Maúa

Per la Parrocchia è stata la Domenica di Pentecoste! Più di 100 i cresimandi, con una celebrazione durata dalle 09 alle 13.30.

Cresima

cresimande

Il Celebrante è stato il Vicario diocesano, Padre Inacio Mole, essendo il nostro vescovo in Italia per motivi di salute. La giornata è stata rallegrata con l’agape fraterna dell’Equipe Missionaria realizzata in casa nostra. Sono mancati sia il  vino, sia la birra, spariti dal commercio in vista  - dicono – della “campagna elettorale...” che avrà inizio  fra una settimana!

 

momenti della celebrazione eucaristica

gruppo di cresimandi nel giorno di ritiro

bambini che mi guardano ...incantati

 

Campagna elettorale

“Vota, Vota, Vota , Vota....

Se le elezioni saranno giuste e trasparenti, non sappiamo, ma  per la campagna elettorale abbiamo i nostri dubbi. Buona cosa la scomparsa degli alcoolici,  discutibile la mobilizzazione,  a fini propagandistici, dei funzionari pubblici, insegnanti e infermieri inclusi, sguinzagliati per sponsorizzare il  FRELIMO al Potere dal 1975, nonostante elezioni  “contestate”.

I partiti in lizza sono tre: Frelimo, Renamo, MDM (Movimento Democratico del Mozambico), quest’ultimo partito emergente  che ha stravinto nelle Amministrative.  E’ la prima volta che si “gioca” a tre.

i primi segni di campagna elettorale

Bandiera MDM dell' opposizione

 

manifesti e sfilate del Frelimo

 

Pellegrinaggio a Massangulo al Santuario della Consolata

Ogni anno, nel Santuario della Consolata di Massangulo,  la missione madre del Niassa fondata nel 1928, si celebra il Pellegrinaggio Mariano diocesano. Massangulo dista da Maùa almeno 500 chilometri, e non ci sono né ferrovie, né autobus di linea. Unico mezzo il fuoristrada scoperto della parrocchia sul quale hanno preso posto il parroco, sr Dalmazia, otto fedeli e... l’autista. Dopo sette ore di viaggio,  arriviamo sani e salvi al Santuario, in tempo per la prima manifestazione mariana: la processione  con partenza “all’incrocio”, circa due chilometri.

La Consolata pellegrina

Nel viale che conduce al santuario

 .

Nei primi banchi le famiglie dei Neo Diaconi

sacerdoti officianti


Il programma  non lasciava spazi vuoti...  Alla processione seguì la Messa vespertina, una cena frugale al sacco, poi la notte di Adorazione Eucaristica,  a turno (a Maùa toccò dalle 2 alle 3 di notte), seguita alle sette del mattino della Messa Solenne, con l’ordinazione di due diaconi. . .

 

 

Ordinazione dei diaconi

A mezzogiorno della domenica, con in cuore una gioia per l’incontro con la Consolata di Massangulo, e tante persone provenienti da tutta la diocesi, l’emozione per la Concelebrazione di una trentina di sacerdoti diocesani, figli della nostra terra, e di tante giovani suore locali, ci siamo messi in viaggio.

Coro cattedrale di Lichinga

Arrivammo a Maùa con un’ora di ritardo, alle 20, anziché alle 19, ma con un motivo in più di ringraziamento al Signore. Lungo il tratto asfaltato,  un boato ci ha fatto sussultare, la macchina ha sbandato un po’ poi si è fermata: era scoppiato un pneumatico posteriore!!!  Senza un momento di esitazione, l’autista e tutti i passeggeri ci siamo messi al lavoro... e  una volta sostituita la ruota si è ripreso il viaggio, ad andatura moderata. Guai se si fosse ripetuto il guaio. Dove avremmo trovato un’altra ruota di scorta?

E non fu  necessaria! La Consolata ci fece arrivare felici e riconoscenti fino a casa, dove già  cominciavano a preoccuparsi. 

 

in attesa dei giovani

al fiume Lurio

una giovane mamma con il suo bimbo

Non hanno mai visto un ... viso pallido

 

Processione a Massangulo

Processione lungo il percorso

la Madonna Pellegrina

 

bambini sul sagrato della Chiesa di Massangulo, all'arrivo della madonna

 

 

in una cappella con i giovani

Giovani parlano a grandi e piccoli

 

interno cappella, durante l'incontro con i giovani

 

bambini aspettano i giovani per tornare a casa insieme, anche tre e piú km

 

 Messa nella cappella del villaggio

 

da Maiaca al Fiume Lurio

 

 Lurio

La Comunitá ci ha preparato il pranzo sotto un tipico riparo 

 

intanto si gioca

12 Ottobre  2014

I missionari e le missionarie della Consolata  hanno dedicato un Anno al loro Fondatore, il Beato Giuseppe Allamano. In chiusura dell’evento, noi di Maúa avevamo pensato ad una solenne processione per le vie del Paese. Tenendo conto che quella domenica , coincideva con la chiusura della campagna elettorale presidenziale, e che la cittadina sarebbe stata teatro di musica, comizi, cortei dei tre partiti in lizza, per evitare malintesi  si è ripiegato su una mini-processione  attorno alla Chiesa, partendo dalla casa parrocchiale. Un’ora prima della celebrazione, la chiesa era addobbata. Le danzatrici liturgiche, e il coro giovanile, pronti per la processione. L’atmosfera  era impregnata dal “Vota, Vota, Vota....” diffuso dagli altoparlanti  e da ognuna delle tre sedi di partito, giungeva un vociare affatto devoto.  Eccetto i giovani, la chiesa era vuota. L’incaricato della  liturgia il sig. Adriano Saidi,  mi sussurrò : “Saremo forse solo una decina di fedeli...”. Ma, contro ogni previsione, verso le 8,30 cominciò ad arrivare gente e in un batter d’occhio la chiesa si riempì come nelle grandi solennità di Pasqua e Natale. Non eravamo preparati a quella fiumana di gente, che però senza batter ciglia, accolse l’invito di portarsi nel cortile parrocchiale al riparo dei grossi alberi di mango, per ripararsi dal sole, in attesa dell’ora stabilita.
Quando la campana segnò  il momento dell’avvio. alle 9 in punto,  la processione si snoda, tra canti di gioia e una fiumana di gente che sfilava in ordine.  Ci sembrava un miracolo. E di un miracolo si può parlare, perché si scoprì poi, che il “Signore scrive diritto su righe storte”.  Il signor Saidi, ed altri responsabili notarono che fra i partecipanti alla funzione, inclusa la Messa solenne, rallegrata dalle danze liturgiche, oltre ai fedeli domenicali e qualche “straordinario” devoto dell’Allamano, vi erano facce mai viste in chiesa, e neppure del vicinato. Indagando scoprirono, che, il venerdì nella moschea il Partito Frelimo, aveva distribuito materiale propagandistico con il Vota, Vota: magliette, berretti, “capulane”....  Nei villaggi vicini, si era sparsa la voce, che lo stesso sarebbe accaduto in Parrocchia dove si preparava una festa con “corteo”.  Ed ecco spiegato  l’afflusso inusitato di devoti! dell’Allamano,. ... Certamente Lui  l’Allamano, dal Cielo avrà sorriso. Noi pure. E  perché no? Vedemmo in questo una forma inèdita con cui si è realizzato il motto consolatino: “Annunzieranno le mie Glorie alle genti”.

Beato Allamano

Festa Allamano

momenti della processione

 

 

in processione

15 Ottobre 2014

Il 15 ottobre è stata la giornata attesa e temuta delle Votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica, del Parlamento Nazionale e dell’Amministrazione Distrettuale. Alle sei del mattino si è già formata la coda davanti ai seggi che rimarranno aperti dalle 7 alle 18, dopo di che inizierà il conteggio.

Per la prima volta, a quanto pare, al seggio partecipano i rappresentanti di tutti i partiti, in particolare dei TRE che si presentano con il Candidato presidenziale. Qui nella sede di Maùa, le votazioni sono trascorse tranquille. Qualche scaramuccia invece all’interno nei villaggi dove era evidente che la gente  non avrebbe votato il “glorioso” partito” al potere. E così, è successo, al dire dei mass media, anche in altre località del Mozambico, ma senza eccessi, anche perché lo stato di allerta per evitare la sostituzione di urne con altre “pre-votate” era alta e agguerrita più del solito.
L’ora della verità, avrebbe dovuto arrivare tre quattro giorni dopo. Invece, durante una settimana venivano pubblicati “risultati parziali”, spesso di distretti quasi sconosciuti, infine si giunse all’esito delle grandi città. La prima sorpresa fu che, la “terza forza” ha avuto si e no il 2/3 per 100. Mentre i due giganti correvano sul filo del rasoio.
Seguì  una settimana di silenzio stampa. Voci di Corridoio dicevano che il Candidato del FRELIMO, Filipe  Nyuse, ce l’aveva fatta, ma il suo Partito aveva perso la maggioranza assoluta in Parlamento. Da qui il conta e riconta....
“Chiacchiere “ confermate il giorno del grande annuncio, che però non si ebbe, perché,  all’ultimo momento, il Supremo Tribunale dichiarò di aver accolto la denuncia della RENAMO, di “ricontare” i voti di alcuni seggi, per cui, l’Assemblea venne sciolta, e le persone invitate a lasciare la sala.
Così non ci furono né Viva, Viva ... né disturbi, perché ambo le parti accettarono la via legale per risolvere la contesa..

 Ora tutto è tranquillo. Comunque vada il conteggio – dicono gli esperti -  i numeri  contestati non bastano a spostare l’ago della bilancia.  Ma  grandi passi nella Democrazia ci sono stati, e si consolideranno. Intanto si aspetta gennaio, perché solo allora, vi sarà l’insediamento dei nuovi governanti, come previsto dalla legge.

A tutti un caro saluto

suor Dalmazia

Maua, dicembre 2014

 

la vittoria di Nyusi (Frelimo)

manifesti elettorali

risultati

 

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