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onda dal peru' n  9   -       settembre 2011

 

Sante Messe con tanti colori

 

Colori liturgici e no

Dai tempi del Catechismo s’impara che i colori liturgici sono quattro: il bianco e il morello, il verde,e il rosso,  indicando i momenti di gioia e quelli di dolore, senza dimenticare la speranza e nemmeno il sangue.

La liturgia del Perú segue rigorosamente le norme, ma cambia dall’interno a secondo del richiedente per una Messa che chiamano “particolare”. Ultimo esempio: sabato 18 settembre abbiamo celebrato dieci sante Messe invece delle solite quattro!

Come sacerdote devo cercare in fretta di capire con chi sto pregando e come devo predicare perché sia fruttifero il più possibile questo momento d’incontro con il Signore che s’incarna nelle situazioni concrete di ognuno.

 

messa di Cresima di adulti

Messa di compleanno

Una mattina di un giorno feriale, oltre alle varie intenzioni per vivi e defunti si aggiunge  un dettaglio in più: il compleanno per la Direttrice scolastica della Regione. Non dovrei distrarmi, ma l’occhio nota la presenza di persone elegantemente vestite e un certo movimento vivace e affettuoso allo scambio della pace. Tutto si chiarisce a fine Messa quando l’organista intona: “Tanti auguri a te” mentre gli invitati speciali si complimentano con la Direttrice, presentandosi uno a uno come presidi delle scuole diffuse nel vastissimo territorio della Regione, dal mare alle altissime montagne. E’ un giorno di festa di compleanno che si inizia nella Chiesa con il sorriso della fede unito a quello della festeggiata.

 

messa di compleanno

Messa di anniversario di una ditta.

Un’altra mattina noto un pullman nella Piazza d’Armi con gente che scende in fretta e si dirige con me verso la Chiesa. Operai, impiegati e dirigenti di una ditta di Vegueta – a 15 km di distanza – celebrano il 15° anniversario di lavorazione del pesce con una Santa Messa.

Ci sono tutti e partecipano alla liturgia in modo perfetto con i fiori per l’altare, le offerte anche per i poveri, due lettori e una compostezza religiosa vera. Hanno i loro giubbotti o vestiti con i colori sociali della ditta e desiderano la foto finale sui gradini dell’altare con il sacerdote che volentieri benedice ciascuno di loro.

 

Messa di anniversario di una scuola

Lungo l’anno se ne celebreranno almeno venti, rigorosamente in orario scolastico, con la presenza di tutti i professori e alunni.  Sono tutte e sole ragazze quelle che “invadono” la Chiesa alle 10 del 20 agosto: sono alunne della scuola statale Santa Rosa di Lima. Sono più di mille dalla prima elementare a fine liceo. Alcune delle piccoline sono vestite di bianco come angioletti che scortano il baldacchino di santa Rosa, caricato a spalla dai professori o dalle alunne più grandi. Un coro è stato invitato a guidare i canti. Non è una Messa in perfetto silenzio, ma c’è quel tanto di spirito di raccoglimento nei momenti fondamentali, soprattutto quando il predicatore riesce a captare la loro attenzione in forma dialogata. Tantissime si accostano alla Comunione, solo Gesù sa quando sono andate a Messa l’ultima volta o se tutte sono battezzate. Bellissime sono le loro preghierine dei fedeli e le immaginette ricordo stampate dalla scuola stessa. Con una sacra confusione e allegria la Santa Patrona esce dalla Chiesa e percorre le strade della cittadina fino alla sede della scuola. Lì la festa continua con mille appuntamenti che quasi paralizzano il programma scolastico per una settimana.

 

sfilata di bimbi

Messa di anniversario patrio con Te Deum

Siamo al 27 di luglio, un giorno prima del 190° anniversario di Indipendenza del Perú dalla Spagna nel 1821.

Si inizia con la Messa con tutte le autorità in Cattedrale, con protocollo eseguito fin nei minimi particolari, con le panche rigorosamente riservate con tanto di nome e incarico.

Prima fila: Alvarado, presidente della Regione, Cano, sindaco della città, Valle, governatore, Malpartita, generale per la Polizia, Silva, presidente del Tribunale, Salazar, presidente del pubblico ministero, Barba, colonnello per l’Esercito, Teixera, capitano per la Marina.

Il Vescovo ha fatto gli onori di casa celebrando e predicando, mentre Il Sindaco, il Colonnello e il Giudice si alternavano per le letture del giorno, lasciando al Presidente Alvarado la preghiera finale di ringraziamento. La banda della Polizia ha accompagnato il momento della Consacrazione suonando “il silenzio”.

Per inciso, pochissimi i fedeli “normali”, pur essendo la Cattedrale piena di rappresentanti delle istituzioni civili della città e della regione.

 

quattro comandanti

Messa del Santo patrono

Giorno feriale o festivo non conta, quando cade la data di un Santo del calendario, si deve celebrarla. Oltre ai Santi e alla Madonne più conosciute, ci sono quelli venerati dalle singole famiglie o dagli abitanti di una via o da un gruppo d’immigrati dalle Ande o dalla Selva Amazzonica. E’ obbligatorio prenotare una Santa Messa e parteciparvi portando anche la statua o il quadro del santo, sempre con una piccola o grande processione, senza dimenticare la banda.

L’atmosfera di fede varia a secondo dei gruppi o dell’animatore responsabile per l’anno in corso secondo tradizioni che passano di padre in figlio.

 

sfilata con autorità

Messa per il giorno del maestro …

Il calendario è pieno di ricorrenze per le varie categorie: giorno del sindacato edilizio, dei giornalisti, del maestro, del bambino, del contadino, del ragioniere, dell’infermiera, dell’universitario, del pensionato, del tecnico …

Sempre con una Messa, magari con il coro folclorico detto “mariachi”, per ringraziare Dio e chiedere luce e salute per un anno in più. Non sempre si scalda il clima dal punto di vista strettamente religioso, ma un seme di Vangelo e di bontà viene  gettato nel cuore dei presenti. Alla fine qualche goccia di acqua santa è necessaria per benedire qualche stendardo o immaginetta ricordo.

 

omaggio a S. Rosa

Messe in onore di santa Rosa da Lima

A fine di agosto c’è quasi da litigare, dopo aver quasi ignorato la festa dell’Assunta. Tutti vogliono la Santa, la dolce Santa Rosita di Lima! Si è spostato anche il calendario liturgico per celebrarla il 30 agosto,  non il 23 come in tutto il resto del mondo. Un decreto statale del 1956 ha fissato questa data come giorno della Polizia, mettendola sotto il patrocinio di questa giovane santa peruviana del 1600, e rendendolo festivo civile e religioso. Non dimentichiamo che è anche patrona delle infermiere, dei minatori e mille e mille scuole, istituzioni e negozi, comprese le Pompe Funebri.

Alla Messa solenne il picchetto d’onore della Polizia è scattato sull’attenti, con il classico colpo di tacco e la baionetta innestata, al momento della Consacrazione, rendendo così omaggio a Gesù e alla Santa patrona. Per la processione si sono alternati a ogni 100 metri nel caricare la portantina, la Polizia e le infermiere, ciascuno secondo il suo stile, militaresco il primo, sereno e sorridente le seconde. I poliziotti sono stati i più bravi perché hanno preparato due tappeti floreali sul pavimento stradale, un altarino ricco di fiori e preghiere con passaggi biblici e invocazioni davvero appropriate.

Quel giorno 30 agosto ho celebrato tre Sante Messe tra Cattedrale, Ospedale e una cappella che si era riempita di cinque statue della Santa. “Oggi sono quasi stanco per colpa di santa Rosa…” ho esordito in una predica lasciando di stucco i fedeli!

presidente Alvarado

Santa Rosa patrona della polizia

S. Rosa patrona delle infermiere

Messa di dolore

Le richieste più numerose sono per le Messe dette di “dolore”, a ricordo dei defunti. Varie volte non portano il feretro in Chiesa nel giorno del funerale, ma si affrettano a far celebrare la Messa del settimo giorno o del mese, per magari riservare, allo scadere del primo anniversario, l’invito personale e scritto a tutti i parenti e amici. I familiari sono in prima fila, vestiti di nero, sereni nel loro dolore, dietro gli altri che possono variare da una trentina di persone a più di cinquecento. Non sono molti ad accostarsi alla Comunione, non sempre regna il silenzio liturgico, ma tutti passano a salutare il gruppo in prima fila, pronti a ricevere un oggetto religioso o una foto ricordo, naturalmente benedetta con acqua santa. Dopo la Messa tutti sono invitati alla casa o in un locale pubblico per condividere pranzo o cena.

Anche questo è famiglia.

 

con la Madonna di Fatima

Le torri puntano al cielo

A giorni metteranno la prima croce in cima a una delle torri della Cattedrale, a più di sei mesi dall’inizio degli scavi. Almeno trenta sono i lavoratori nel cantiere, già diversificandosi con la presenza di posatori di lastre di granito o di marmo, stuccatori per le colonne della cripta, artisti delle vetrate colorate, elettricisti, falegnami – intarsiatori, prevedendo anche l’arrivo da Milano di tecnici per le campane. Forse per questi ultimi si vedrà finalmente comparire una gru, altrimenti s’ingegneranno a innalzarle fino ai 25 metri di altezza della torre centrale.

 

 

 

 

incroci di archi                                                                      porta centrale          

 

 

 

  

I fedeli soffrono un po’ per i naturali disagi dei lavori in corso, ma sono già orgogliosi nel vedere la loro cattedrale ricostruita “come quando ero bambina”!

C’è sempre il cosiddetto “obolo della vedova” che aggiunge soldino a soldino con umile generosità, mentre padre Giovanni tocca alla porta di famiglie e istituzioni ricevendo buoni contributi e tanti sacchi di cemento.

L’immagine del ”Señor de los Milagros” per cinque volte, nel mese di ottobre, passerà sotto i nuovi archi per raggiungere la piazza e percorre con spirito rinnovato il cammino per le strade della città.

 

 

 

 

mini gru

campane

lavori e prospettive

le torri crescono

la cripta

decoratore

artista

 

lavorando con un sorriso

ponteggi in legno

Lo 'Stadio 70' è una realtà

 

 

 

 

Lo sport è sempre motore che non ha bisogno di tanta benzina per coinvolgere piccoli e grandi con un pallone che schizza qua e là, preso a pedate o a manate. Tifosi o simpatizzanti non mancano mai, creando allegria bevendo una coca cola o mangiando due maialini!

Ormai lo spazio c’è con tre campi da gioco, passando dal campo 70 a quello 71 per approdare a quello in erba a ricordo del milanese Paolo Bortolin.

 

in ricordo di Paolo

 

Ha già avuto il primo battesimo, domenica 28 agosto, con il Campionato delle Confraternite che ha visto impegnate dieci squadre di calcetto e sei di pallavolo misto, garreggiando  per ore e ore con gli alti e bassi di vittorie e sconfitte. Per il calcetto ha vinto la Confraternita di Gesù Nazareno, mandando in crisi i soliti vincitori della confraternita dell’apostolo Bartolomeo. Gerarchie rispettate! Per la pallavolo,  onore al merito al gruppo Credimujer (Micro-credito per le donne) per maggior compattezza e agilità.

 

 

Il secondo Battesimo è stato domenica 11 settembre, dedicato alla famiglia. Prima ancora dell’alba  il cuoco era entrato nello stadio per accendere la legna e scaldare le pietre poste nel pozzo – forno. Alle 8.30 ci ha calato dentro due maialini di 60 chili per arrostirli a fuoco lento, tappando il pozzo con pali, foglie di banana, due coperte di lana con sopra la terra.  

 

 

 

 

A mezzogiorno si sono interrotte le partite per la solenne cerimonia chiamata “Pachamanca” con lo scoprimento del pozzo fino a vedere i due maialini cotti e profumati da mettere un’acquolina in bocca a tutti.

Quasi 300 persone hanno gustato il succulento cibo, lasciando in secondo ordine il fatto sportivo. Il premio ai giocatori vincenti é stato un buon pezzo di maialino arrosto; erano super felici.

 

Per il terzo Battesimo stiamo aspettando la primavera (inizio 23 settembre) per fare crescere l’erba del terzo campo con le misure di 30 X 40 per le partite a sette giocatori.

Un risultato già si è ottenuto: il deserto sabbioso è ora verde con il primo girasole pronto ad accogliere tutti con il suo sorriso inconfondibile.

 

Con un saluto

Don Antonio Colombo

 

Huacho 20 settembre 2011

quasi gol

 

 

il pozzo

 

la terra fuma

 

la  Pachamanca

 

 

squadra dei chierichetti

 

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