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onda dal PACIFICO' n 15

È tempo di scioperi

Tra diritti e doveri

Nei lontani anni della gioventù anch’io avevo scioperato un giorno in solidarietà con i professori della scuola media, anche se come insegnante di religione sarei stato esonerato. I colleghi in sciopero erano stati contenti del gesto, il Preside invece assolutamente contrariato.

Qui in Perù è tempo di scioperi che hanno toccato anche la città di Huacho.

Cominciano gli amici delle Poste, con 25 giorni seduti fuori dall’ufficio, tristi e impotenti, aspettando che nella capitale Lima si sviluppasse un dialogo con il governo per migliorare il contenuto troppo basso della loro busta paga. Nessuna violenza e poco spazio sui mezzi di comunicazione. Si è fermato anche l’arrivo della posta dall’Italia, ma senza particolari danni.

medici in sciopero

Scatta nel frattempo lo sciopero di maestri e professori delle scuole statali, dalle Materne alle Superiori. Felici gli alunni, preoccupati i genitori. Huacho ha prevalentemente scuole private per il suo livello economico discreto, per cui si vedono soffrire di più le fasce povere. Dopo 18 giorni tutto sembra rientrato, ma è una calma apparente. Gli scioperi si riorganizzano con la violenza negli scontri contro le forze dell’ordine che proteggono municipi, regioni e i ministeri della capitale. Le tante bandiere rosse che sventolano fanno temere un ritorno ai tempi della guerra civile con divisioni anche tra i diversi sindacati. Passano altri 30 giorni di speciale vacanza ed è già ora degli esami di fine anno. Come saranno?

Che dire dei medici degli ospedali? Come cappellano, tocco con mano gli effetti disastrosi sugli ammalati. Corsie vuote e ambulatori chiusi per tutto un mese nell’ospedale statale, solo con un minimo di riguardo per le emergenze assolute. Per fortuna qui c’è anche un ospedale regionale che controbilancia gli effetti negativi perché i loro medici hanno un altro tipo di contratto. Ma che succede? Si arriva ad una soluzione per l’ospedale statale e quasi subito inizia lo sciopero del regionale! Meno compatta l’adesione, con meno sofferenze per gli ammalati, con attenzione completa nel reparto maternità. Pur in pieno sciopero, si celebra l’anniversario dell’ospedale, con programma quasi completo, serata danzante e celebrazione liturgica comprese! Quando finirà?

L’Università statale è scesa in piazza solo un giorno, con i docenti in prima linea, per una legge che li toccava direttamente.

Sul fronte della rivolta collettiva per una miniera di oro che contamina l’acqua dei contadini, a Cajamarca, ora è calato il silenzio, non so perché.

maestri in piazza

muratori

emergenza aperta

pediatria aperta

Famiglie in pianto

Fa parte delle tensioni sociali anche la ricerca di un posto di lavoro nel campo dell’edilizia che qui è in costante crescita, segno positivo dello sviluppo del paese. Ci sono uffici di collocamento, ci sono sindacati dei muratori, ma non tutto sembra trasparente come denota la cifra di 65 morti nella prima metà dell’anno, attorno ai cantieri del Perù. Alcuni assaggi di queste durezze di confronti si erano visti anche per la costruzione della cattedrale, con slogan pesanti accompagnati da pietre e bastoni. A fine agosto un agguato armato ha lasciato nel pianto due famiglie delle nostre parrocchie. Si è visto sull’asfalto di una centrale via della città ripetere una delle classiche scene della malavita, stesso copione e stessa ferocia. Un bambino piccolissimo è rimasto orfano e come potrà ritrovare il sorriso?

 

tramonto sul mare

Due nuove pianticelle, in stile ambrosiano

 

Devo ricordare che il gruppo milanese di missionari non è solo composto da sacerdoti o da suore, perché comprende tre coppie di laici sposati oltre a una fisioterapista volontaria. Cinque bambini sono i nostri “piccolissimi missionari”, con le ultime novità di Silvia nata il 24 giugno e Letizia il 3 ottobre. Da vicinissimo, ho goduto della nascita di questi piccoli anche spalancando la casa per l’accoglienza pre-parto di tutta la famiglia di Silvia, cercando proprio di favorire un clima tranquillo. Mi pare che tutto si sia svolto così bene che la piccola si è permessa di ritardare una settimana il suo venire alla luce. Una tradizione nostra è di piantare un albero per ogni bimbo che nasce, così Chiara ha una palma e Letizia un mango.

Sempre vivendo lo stile ambrosiano della Missione, abbiamo avuto per 22 giorni la presenza di tre ragazze e un giovanotto per i cosiddetti “Cantieri della Solidarietà” della Caritas di Milano.

 

i ragazzi volontari di Milano suonano e cantano

Anche loro hanno dato un tocco di freschezza e allegria, animando con spontaneità e creatività una scuola di bambini e un ricovero di anziani. Con la chitarra hanno trasmesso ritmi musicali modernissimi anche agli alunni del Corso di italiano in una cena ricca di pastasciutta e allegria. Mi sono accorto che non sanno cantare le classicissime “Volare, Oh sole mio” e che considerano anche “Azzurro” tra i pezzi da museo preistorico. La gioventù cammina a ritmi velocissimi, grazie anche alla simpatia di Elena, Marta, Elena e  Simone. 

 

i ragazzi con Stefano

è nata Silvia

Silvia con le sue sorelle

una palma per Silvia

Letizia con i genitori e il fratellino

Sfilata tricolore

Per la Nuova Famiglia Italiana in Huacho e l’Istituto San Francesco è già diventata una tradizione, ad ogni anniversario del 4 di ottobre,  presentarsi nella Piazza d’armi, domenica mattina alle 10, per alzare la bandiera peruviana sul pennone più alto e poi fare la sfilata davanti alle autorità a passo di marcia e con il tricolore.

con il piccolissimo Yhorman

Gli alunni della scuola di italiano avevano fatto le prove, ordinandosi secondo l’altezza e scegliendo i più atletici per formare il drappello con le bandiere del Perù e dell’Italia, uno striscione e il cartello della scuola  San Francesco di Assisi. Per la prima volta erano presenti dieci bambini, alunni d’italiano, sorridenti con la loro maglietta bianca che faceva risaltare la cravatta bianco rossa e verde. Novità dell’anno la presenza di 10 musicisti, studenti liceali, che non solo hanno accompagnato la sfilata, ma anche hanno allietato tutti con un piccolo concerto al momento del rinfresco.

Sui gradini della nuova facciata della Cattedrale, si sono messi in posa almeno in sessanta, tutti “italiani” per discendenza o per simpatia, compreso il piccolissimo bimbo di un’alunna. Eleganza e sorrisi non mancavano.  

      con orgoglio

siamo italiani

alunne di italiano

 

Buongiorno Italia!

Arriva Leonardo da Vinci

locandina della mostra

La mostra di Giotto aveva aperto il cammino nel 2009, con Michelangelo, la Cappella Sistina era arrivata a Huacho nel 2010 e, dopo un anno di pausa per restauri, ecco nel 2012 Leonardo da Vinci che si trova a suo agio, visto che in tante sale da pranzo del Perù spicca la sua Ultima Cena.

Una mostra in piena regola con 50 quadri tutti del grande maestro, super conosciuto anche per il romanzo e il film “Codice da Vinci”. Reminiscenze culturali, ricordi di visite al Cenacolo, ricerche internet e possibilità di stampare gigantografie, hanno dato vita a un successo culturale che non è stato totale proprio per gli scioperi dei professori.

Luis Villacorta, critico d'arte

La parete centrale del salone Paolo VI era riempia  da una buona riproduzione della Cena larga 6 metri e alta 3, che attirava subito lo sguardo del  visitatore, per avvolgerlo in un  mistero di fede e di arte. L’antropologo Italo Bonino, il critico d’arte  Luis Villacorta e don Antonio come “cicerone” hanno svelato segreti, trucchi e misteri della Cena, continuando con la Gioconda, la Vergine delle Rocce, la Dama con l’ermellino e il Cavallo di bronzo.

Ultima cena in gigantografia

Con che attenzione hanno seguito le mie spiegazioni sull’identità di ogni apostolo che, con il colore della veste, la posizione del corpo, il movimento delle mani e lo sguardo, dà la sua risposta personale alla drammatica frase di Gesù: “Uno di voi mi tradirà”. Ho valorizzato anche il paesaggio che fa da sfondo alle tre finestrelle alle spalle di Gesù, l’ora del tramonto dietro le colline brianzole e le Prealpi lecchesi, impresse nei miei ricordi.

A disposizione dei visitatori c’erano cartoline dei quadri, un libretto della vita e opere, oltre a un video – fatto in casa – che comprende anche la leggenda sulla identità del criminale che avrebbe ispirato il volto truce di Giuda.

Circa mille visitatori hanno lasciato scritto dei commenti, mentre gli studenti hanno preso delle schede per il compito a casa.

Daisy, professoressa di arte e disegno a Lima, annota: ”La mostra è un vero omaggio a un immenso genio. Sono stupefatta per l’evento, le opere sono bellissime creazioni artistiche. Mi congratulo per l’organizzazione, facendo i miei complimenti a padre Antonio. Che viva l’arte!”

Erika è sicura che  “Leonardo sia in Paradiso con Gesù, continuando a disegnarlo e a dipingerlo”. Uno studente ha ascoltato con attenzione le spiegazioni ed è  felice di aver imparato cose interessanti del passato. Dorila ringrazia la Chiesa per aver offerto agli huaciani l’opportunità di conoscere queste opere stupende. Un’iniziativa magnifica, veramente bella.  Carlos è convinto che se ci fossero più eventi culturali come questo, il mondo sarebbe diverso! C’è anche un commento in francese e uno in portoghese!

Anche questo è missione, ricordando le pagine del Cardinal Martini sul lembo del mantello e sulla bellezza che salva il mondo.

card. Martini in Perú

 

con la Gioconda

La dama con l'ermellino

 

un liceo in  ascolto

Leonardo con noi

presentazione della mostra

 

prof. Italo Bonino, antropologo

San Francesco piace sempre

Intramontabili sono le terziarie francescane che vantano il record di anzianità come gruppo parrocchiale, toccando i 124 anni di fondazione. L’età media dei membri supera i 70, ma se si guarda all’entusiasmo siamo a quota 20. Sarà la magia della “perfetta letizia” del Santo di Assisi a dare loro tanta giovinezza? Ineccepibile la parte spirituale con il triduo, la predica di un Cappuccino, l’imposizione dello scapolare per i nuovi membri (non giovanissimi) per dare poi tutta l’attenzione alla benedizione delle “Mascotas” [i piccoli animali da compagnia], coinvolgendo anche un veterinario per vaccinazioni gratuite e gonfiando colorati palloncini per creare un ambiente allegro per gli animali. L’atrio della cattedrale, nel pomeriggio di sabato 6 ottobre, è stato invaso da questi originali fedeli che chiedevano il “battesimo” con una spruzzata di acqua santa.

C’erano tre cani bulldog neri da fare paura, teneri gattini, due cagnolini gemelli che sembrava si baciassero, uccellini multicolori e un pappagalli rosso.. Una goccia d’acqua benedetta fa bene a tutti, con una foto ricordo e il sorriso compiacevole del Santo con il suo immortale Cantico delle creature.

A sera abbiamo proiettato il film di San Francesco prodotto dalla RAI, con l’attore Raul Bova. Ho dovuto interromperlo perché si faceva troppo tardi, scontentando la gente che stava gustandolo veramente.

 

gocce santificatrici

"San Francesco" felice

Signore dei Miracoli, cammina con noi!

Puntualmente, il primo giorno di ottobre tanta gente si è vestita di viola per vivere la devozione del “Signore dei Miracoli” e dare il via alle processioni per le strade della città, sempre dall’alba fino e oltre mezzanotte. La confraternita si prepara davvero per undici mesi perché tutto “riesca bene”, come usano dire. Lo sforzo organizzativo richiede anche un impegno economico che tocca la borsa di ogni membro, con cifre impegnative. Una signora di una certa età fa lavoretti extra per pagare la quota, sentendosi felice per questo.

Alla seconda processione del giorno 8 ottobre, anch’io mi sono unito ai 41 compagni della terza squadra  per caricare la pesante portantina  con il quadro miracoloso. Circa 15 minuti per fare 150 metri, con tre soste. Sono momenti di un silenzio interiore difficile da spiegare. Fai uscire Gesù dalla chiesa e lo presenti al mondo. Il tuo piccolo sforzo si moltiplica con i tuoi 41 amici. Il passo è lentissimo e cadenzato dalla musica della banda. Non vedi la gente, ma senti che si stringe attorno, mentre ti avvolge il profumo forte dell’incenso che esce dai turiboli in mano alle donne che camminano a ritroso per poter sempre tenere gli occhi rivolti al Crocefisso. Bene la spalla, un po’ affaticata la gamba destra. Soddisfatto.

che pace

Qualche ora dopo, una ragazza, in divisa della Marina, mi ha sgridato: “Padre, perché arriva adesso, la cerimonia sta finendo e nessuno ci ha dato la benedizione!” Non potevo dirle che ero stato con il Sindaco per benedire il nuovo camion Volkswagen della spazzatura. Raggiungo il mio posto rimasto vuoto in prima fila e saluto, scusandomi, con tutte le autorità. Ma il “Signore dei miracoli” arriva a lanciarmi la scialuppa di salvataggio in questo giorno in cui si ricorda la battaglia navale di Angamo del 1879.

Proprio mentre tutti stiamo per entrare in un ristorante per il brindisi, la signora governatrice della città si accorge che sta arrivando la processione. “Padre, possiamo anche noi rendere omaggio al Signore?” Sono colto di sorpresa. Una domanda simile me la farebbero in Italia?

“Signora, io vado a parlare con i responsabili e lei si coordini con le autorità”. La processione accelera subito il passo fino all’entrata del ristorante che pure ha preparato l’accoglienza lanciando petali verso l’immagine. Le autorità sono tutte al centro della strada. Mi  chiedo che tipo di omaggio faranno. Il presidente della Regione, Javier Alvarado, mi tranquillizza: ”Padre, a spalle lo carichiamo, siamo in tanti, è un onore per noi”. Con naturalezza, ognuno ha seguito gli ordini del cerimoniere che ha collocato 42 persone che al tocco della campanella e al ritmo della banda hanno reso omaggio al Signore. Presidente, Sindaco, Colonnello della Polizia, Comandante del porto, Governatrice, Direttore dell’Ospedale, poliziotti, marinai, consiglieri, tutti tesi nello sforzo di caricare con fede, avanzando verso il futuro. Felicissimi i fotografi che hanno scattato innumerevoli foto. Ho benedetto tutti, facendo sorridere anche la ragazza che mi aveva sgridato per il ritardo.

 Gesù può camminare tranquillo per le strade della nostra città, il popolo e le autorità lo accolgono volentieri.

 

andiamo Gesù

autorità in cammino

benedizione nettezza urbana

 

don Antonio in processione

Don Antonio Colombo

 

Huacho, 11 ottobre 2012, apertura dell’anno della fede

 

P.S. Continuate, in questo ottobre missionario, a pregare per noi e con noi che, in  tanti angoli del mondo e in tante lingue diverse, diffondiamo  lo stesso Vangelo.

 

vetrata della Madonna del Carmelo

 

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