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    Giornata Missionaria Mondiale 2009            

 

     

Carissimi Amici del Mozambico,

            Sono tornata da pochi giorni dal Mozambico, dove ho avuto la gioia di rivivere, nel giro di un mese, i miei 36 anni in questo paese, ed i 9 anni di lontananza.

Difficile raccontare di questo viaggio  nel quale ho visitato, in una corsa contro il tempo, tutte le missioni nelle quali ho lavorato ed altre ancora.

Commozione, stupore e riconoscenza mi hanno accompagnato sempre.

 Ricordo che alla quarta tappa del viaggio mi è sgorgata in cuore la preghiera del vecchio Simeone: "Lascia o Signore che il tuo servo se ne vada in pace perché i miei occhi stanno vedendo che quanto ho seminato insieme alle Missionarie e ai Missionari della Consolata con i quali ho lavorato, sostenuta da tante persone care come voi, famigliari, genitori adottivi, gruppi missionari, amici ecc. è fiorito, ha dato frutto e continua a fruttificare." Salvo a dire subito dopo:" Signore dammi la grazia di tornare e di rimanere… sempre sostenuta da te e da tutti…"

 

Ma che cosa hanno visto i miei occhi?:

  •   Hanno incontrato "nonna" Maria Cauti, una delle prime ragazze conosciute nel 1965;

  • Adelaide, la giovane disabile, adottata a distanza, divenuta avvocato e con lei, alla spicciolata altri ex adottati a distanza laureati, diplomati, mamme e papà felici

  •   Ho ricevuto la benedizione di diversi "don" che vedendomi mi chiamavano, illuminandosi: "mia professora"; suore mozambicane, missionarie a loro volta, a Mecanhelas, Mepanhira.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  •  Con suor Roselda Sala e Suor Teresa José ho incontrato i "loro bimbi" cresciuti e salvati da morte certa nel loro Centri Nutrizionali, ridonando speranza ai loro genitori e nonni . E ancora i tanti studenti delle Scuole Comunitarie, materne e elementari a Mueda, Palma, Caniço… Le prime scuole di Lichinga da 8 all'inizio, sono ora più di sessanta., gestite ora da Laici Missionari della Consolata, felici di avere imparato a vivere la loro missionarietà nella scuola e nella società.

  •  Come raccontare i cambiamenti "geografici" incastonati nel mondo che mi era famigliare? Quante case, palazzi, centri commerciali, dove non c'era niente, e poi scuole, ma anche fabbriche, strade strapiene di macchine, moto e biciclette … di studenti in divisa e in cammino a tutte le ore.

  • Ho poi goduto di messe lunghe come quelle di Pemba dalle 7,30 alle 12, durante la quale ci sono stati 70 battesimi  di giovani e adulti, 55 prime comunioni e il 50° di matrimonio dell'animatrice Natalia con Silvestro, celebrata da un "mio Don"… e trasmessa via radio.

Ma ho anche visto l'AIDS trovandomi di fronte a cimiteri chilometrici posti a lato delle strade… con tombe fresche.. tante, troppe.  E dopo di esse,  le vittime "viventi" di questo flagello: sono orfani affidate a vedove, zii, nonni, famiglie con già bambini a carico, a volte anch'esse contagiate. Per loro e con loro le Missionarie escogitano progetti di sussistenza, con una creatività immensa e con altrettanta immensa fiducia nel nostro aiuto a distanza.

Sono tornata con tanti  microprogetti che ci aiuteranno a mettere in pratica la parola del Papa di "Contagiare di speranza tutti i popoli" perché solo così: "Le Nazioni cammineranno alla luce del Vangelo" che non cessa di creare ovunque la cultura dell'amore e della vita.

Vi abbraccio con affetto

Suor Dalmazia Colombo

Missionaria della Consolata